In questa breve estate...
i giorni scorrono veloci
e guardano
i corpi che di nuovo
si sfiorano appena ...

Le strade lentamente
si annebbiano
e c'è chi torna a tremare
sotto i camici bianchi...

La paura ricorda il penare
di chi non può più
testimoniare...
E negare oggi....
distrugge
una memoria
solitaria e
fragile...

Quale umana forza
ci potrà unire
per aiutare chi
da solo
in una stanza...
dovrà contare
le sue nuove
lacrime
di dolore?
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Profilo Autore: barbara tascone  

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Che occhi grandi che hai!
Per guardare meglio,
ma non le cose belle:
i miei occhi sono sbarrati per l'orrore.
Che naso grande che hai!
Non per odorare il profumo dei fiori:
il mio naso sente solo,
l'odore acre del sangue:
quello che scorre fra le mie gambe,
mentre un uomo con un
rudimentale strumento aguzzo,
strappa via pezzi
di me dalla mia vagina.
Tutto si tinge di un liquido vermiglio:
un cappuccetto rosso,
si colora del mio sangue.
Che bocca grande che hai!
Ma non per urlare meglio
il mio amore per la vita:
la mia bocca grida al mondo
l'orrore della sevizie subite.
Che cuore grande che hai...
ma non per amare meglio:
il mio cuore è gonfio di odio,
astio, livore.
Che mani grandi che hai!
Ma non sono mani che hanno
colto il meglio della vita:
le mie sono mani
che hanno graffiato il polso
di chi violava le mie intimità.
Quando andrò sposa, mio marito
con un coltellino mi scucirà la vagina
e solo allora potrò urinare meglio:
perché da quando mi hanno cucita,
dal mio piccolo orifizio la pipì
non esce mai tutta.
No, questa non è una favola
ed io non sono cappuccetto rosso.
Non è stato un lupo a deturpare la mia femminilità: sono stata fagocitata
da donne come me.
Mi hanno divorato le viscere,
hanno mangiato la mia spensieratezza,
hanno ingoiato la mia fanciullezza.
Nessun cacciatore aprirà
la pancia del lupo per liberare
me e la nonna:
la mia nonna e la mia mamma
erano sopra di me
e mi hanno immobilizzata;
mentre un miserabile
essere umano,
mi tagliava il clitoride e le grandi labbra.
Era un giorno qualunque...
fuori i lupi ululavano alla luna.
Mentre nella foresta, sotto le stelle,
le lupe mostravano i loro genitali
ai maschi e facevano l'amore...
dentro una casa,
nella mia casa,
fra le mura domestiche,
alcune donne sbranavano
una bambina: la loro cucciola.
Mentre i lupi uccidono
per sopravvivenza,
per difendersi dai cacciatori
e dalle bestie feroci,
gli esseri umani
ammazzano per ignoranza,
per ingordigia, per avidità.
Ma i lupi no...
i lupi questo non lo fanno.
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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Rimbombi e spari, 
tra pietre macchiate
spunteranno fiori,
testimonianze 
di vite passate. 

Polvere e sangue, 
una nube tossica, 
lontano alberi
ignari vibrano 
al sole. 

Tra pietre 
vita e morte
in costante lotta, 
sotto un cielo
affranto.
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Profilo Autore: Grazia Savonelli  

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Avanza timorosa

tra pensieri nascosti

e desideri impossibili.

Il mare è sempre in movimento

le onde raccontano nuove e 

vecchie storie di arrivi e partenze.

La  sabbia distratta indugia sempre

 nelle pieghe dei vestiti…

Le città aspettano in silenzio

il nuovo ritmo delle stagioni

e chi resta

non sa dove

guardare…

L’attesa dell’autunno

con il rosso delle sue foglie

non è mai stata cosi incerta…

i pensieri del sole

 volano verso l’alto

in cerca …

di un segnale amico.

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Profilo Autore: barbara tascone  

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Crudele estate, 
che ci abbandoni in 
autogrill, tra svincoli, 
per strada. 

Ci dai in pasto 
all'ignoto,
paura e dolore
non andranno 
mai più via. 

Eppure ti amavamo, 
forse troppo.
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Profilo Autore: Grazia Savonelli  

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È un bene saper soffrire anche del dolore altrui.
Un dono saperne fare saggezza.
Alle volte il cielo, di notte, si apre tra le nuvole nel suo blu più acuto,
e le stelle troppo lontane vengono spente dalle luci qui vicine.
Ed ora è cosi. Ed ora mi fingo perso.
Quando io mangio, quando vivo
e quando fumo e quando leggo,
e quando bevo e quando prego,
e quando cammino libero per strada
e da solo mi sento triste,
e da solo mi sento felice,
e da solo mi sento,
in quel Quando io ci penso:
a quanto male c’é nel mondo,
a quanto tempo perdo a sperare di morire,
a quante volte mi scredito,
a quante cose non tengo abbastanza.
Ed il mio pensiero vola nelle case di Bergamo,
tra le strade di Minneapolis,
fra i mussulmani in Cina,
nei negozi vuoti della Corea del Nord,
in un piccolo paesino in Etiopia,
nella Russia che nega l’esistenza dell’amore,
tra i governi corrotti e i popoli impoveriti,
tra le foreste amazzoniche e i ghiacciai.
E sono come una busta di plastica
gonfia dal vento,
leggera sull’asfalto:
quasi mi scotto 
e poi di nuovo volo in alto,
ma mi dimentico sempre di non cadere di nuovo.
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Profilo Autore: lorenzo  

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Noi non solo fuori,

non fuori di testa,

non solo pazzi,

siamo più,

che scarti,

che carte da poco,

che esseri al bando,

sospetti,

e visti con scherno,

non siamo fuori,

non come credono gli altri,

siamo persone,

artisti,

esseri speciali,

con le nostre storie,

i nostri dolori,

il vissuto,

come invisibili,

in mezzo alla gente;

noi non siamo fuori di testa,

la testa la usiamo,

pensiamo,

sentiamo,

soffriamo,

esseri umani,

da una parte,

visti con pietà

e disprezzo,

noi

noi.

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Profilo Autore: stefano medel  

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Torneremo sulle montagne
col sudore sulla pelle
e il profumo di castagne...

Torneremo freschi e pieni
tra i ruscelli incantati
e il sapore di lasagne...

Torneremo per le strade
con la camicia un po' sgualcita
e il carneval tra le contrade...

Torneremo
con un sorriso più sincero
e non ci sarà maschera
a nasconderlo per davvero...
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Profilo Autore: Diego Crozzolin  

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Piccolo ero
quando uno sconosciuto
mi ha portato via. 

Dopo anni, 
ricordo ancora 
il sapore dello zucchero
filato e le luci 
del luna park. 

Falso nome, falsa vita, 
ora so chi sono
ma ho paura....
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Profilo Autore: Grazia Savonelli  

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Noi dai mass-media siamo condizionati

ci rendono malati

dalla tv siamo drogati

da questo governo siamo schiavizzati

che ci ha imprigionati

e ci ha di più impoveriti

lasciandoci sempre di più disoccupati.

E per giunta siamo anche ingannati.



Non dobbiamo più essere condizionati

non dobbiamo più essere schiavizzati

e neppure ingannati.

Dobbiamo diventare liberi

perché gli uomini liberi sono nati.

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Profilo Autore: Alberto Berrone  

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Sconosciuto è il cuore dei diversi

eppure son sicura

che vive di storie giuste,

che abbraccia arcobaleni,

che lacrima sui fior

come qualunque canzone d’amor.

Sconosciuto è il battito dei diversi

eppure esiste in questo mondo,

bussa alla coscienza dell’uomo,

inganna la sua poesia a malincuore,

respira sdegno, paura, dolore.

Sconosciuto è il cuore dei diversi

eppure non è mai sbagliato

questo meritato sogno

d’una carezza d’amor.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

Questo autore ha pubblicato 768 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
Mi chiedo se mai ne uscirò indenne
da questa morsa che attanaglia,
una farsa perenne.
Fuggir da questa mandria di gente inetta
che tutto acconsente e mai sospetta.
Democrazia, che utopia,
una pandemica bugia
sulla scia della follia.
Una speranza che tarda ad arrivare
in questo riverbero di menzogne
di un popolo che non sa intuire.
Ma l'inganno sta per cadere,
l'imponderabile si è messo ad urlare,
è la resa dei conti di un destino crudele.
Rinnego le mie passate ragioni,
troppo assuefatto da mille illusioni,
mi arrendo, mi svesto delle mie convinzioni.
Si è svegliata la mia anima ribelle,
sarò un serpente che cambia la sua pelle,
sfiderò l'umiliazione di una politica imbelle.
Parole e slogan senza voce né criterio,
un eufemismo che ingloba la prigionia
tra museruole di sottomissione e velata follia.
La nazione è infetta dal virus dell'omertà,
urla e si dimena tra le sbarre della falsità
mentre ignora e sbeffeggia i diritti dellà libertà.
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Profilo Autore: Vito Marco Giuseppe  

Questo autore ha pubblicato 117 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Un ricordo

di vecchi abbracci,

la bambolina

coperta di stracci.

Abbellita

da rosso rubino,

le parla

con occhi spenti

un bambino.



L’uomo distinto

ci dà caramelle,

gusto piombo

ripiene di stelle.

E portiamo nel nulla

in trionfo, i bambini!

Del nostro gioco

sono oggi

i campioni.



Carezza distratta

ci dà lo straniero;

il nostro oro non è

poi, così nero.

E il buio preserva

la nostra paura,

con il dubbio

compagna

di morte futura.



Non scappate

statue di sabbia,

da questa madre 

dolce di rabbia.

Le sue braccia

ci stringono al seno,

fiori strozzati

cresciuti

nel pantano.



Aria bruciata,

bocca di fiele.

Luce, alle crepe

dal sole crudele.

E l’ombra di Raja

dice alle sorelle:

Ma a voi,

piacevano

le caramelle?...”

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Profilo Autore: Enry  

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Pane in sospeso tra cicatrici invisibili

e quell’attimo in cui la pioggia

si ferma sui tetti prima di precipitare.

Rallenta lei dinanzi ai piedi infreddoliti

di una senzatetto, sistemandoli nelle sue scarpe.

Sèguita dentro i calzini, sorridendo a camminare.

Sfiora la mano ai cappotti legati ai lampioni

e alle panchine, guida alla luce dei frigoriferi sistemati

per la strada anime nel cartone che non sanno rincasare.

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 573 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

                                                                                                                                                                  Le nuove parole che troveremo nei prossimi dizionari
Ti sei chiesto perché non i bambini?

I vostri occhi son pieni di cose

che non volete vedere, confini

che loro non hanno… fate curiose.

Lasciate loro essere cuscini

per i sogni, un dì donne noiose

e ordinari uomini inclini

a volare; non sol elfi e prose.

Ridi di nuovo per la prima volta

poeta, e ogni volta i ricci

della tua matita diverranno

migliaia di parole e, ascolta…

frammenti si sparpaglian come cocci.

Ancora altre fate nasceranno.

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 573 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
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