Le chiamano specie protette, le donne con la barba

e gli uomini col riportino, gli indovini delle parole crociate

i cherubini in doppiopetto e le diavolesse in abito da sera.

Poi hanno stretto il patto del fagotto, ora col panciotto

d’ordinanza e la lupara a tracolla, hanno un altro aspetto

più arcigno e imbronciato. Il cigno che ha chiesto la pensione

e la cicogna in ricognizione tra le alcove abbandonate

si sono uniti alla squadra, pure i poeti col lenzuolo bianco

come copricapo hanno inviato richiesta d’iscrizione.

La canzone è stata scritta, sarà la sigla dell’associazione

quella della Banda degli sfrattati del Corvo stanco

le sedi sono poche, ma altre sono già state segnalate

e su Ebay c’è già chi ha messo in vendita la ragione

sociale per fare un po’ di quattrini in modo scorretto.

Hanno creato un app per l’iphone, tipo gioco del Lotto

con le parole al posto dei numeri, si vince una crociera

a Portopalo o a scelta una gita nel tempo delle fate

da salotto col pullman messo a disposizione da uno sherpa.



La carica della polizia era stata prevista, gli idranti

e i manganelli, dopo gli stornelli a squarciagola

in rima alternata, il primo per l’antipasto, l’altro per l’insalata

il caffè con le saracinesche abbassate, decine di telecamere

a riprendere il tutto. Gli zombi son tornati e le streghe

non sono mai andate via, la spia che li ha informati

era un guercio dall’aria malandrina, zucchero e farina

per impastare una torte di bugie. Il venditore di farfalle

ha un buco in fronte e la danzatrice dei sette veli

ha visto cieli di piombo, poi ha trovato rifugio tra gli steli

di un fiore reciso dal boia di Atlanta. Ci sono stelle

tra i fondali delle acque trasparenti e una brina

che sfiora l’erba nell’alba di sabbia a tre strati.

Zuffe tra amanti traditi, l’esercito per sedare le beghe

tra commercianti d’argilla e l’affitto di due camere

con vista sul porto dei pescatori a giornata

la banda degli sfrattati del Corvo bianco è stata asfaltata

ora gioca a ramino e a tre sette con angeli e santi.





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Commenti  

Vera Lezzi
+1 # Vera Lezzi 28-03-2017 10:00
Un po' più...semplice per noi poveri lettori...no, eh??...
Ma, hai ragione, come si fa ad avere un poetare semplice quando, dentro di NOI, così complicata cogliamo la vita?...
APPUNTO, è da LI' che dobbiamo cominciare ogni giorno, TUTTI: dal semplificarci DENTRO, anziché lamentarci inutilmente del fuori...
E speriamo che non sia stata complicata io!!...
:-)
Marinella Brandinali
+1 # Marinella Brandinali 28-03-2017 13:10
Questo mondo variegato e variopinto dove tutto e' scontato e forse no ...dove come giungla ci avvolge affidiamoci al sorriso per poter districarsi da queste specie protette...bell a ...e bravo un saluto
Hera
# Hera 28-03-2017 13:53
La tua poesia è una vera rinascita per la mente e la fanTASIA.... SEI DAVVERO UNICO!......... ..STRAORDINARI SALUTI......... ...HERA
Sara Cristofori
+1 # Sara Cristofori 28-03-2017 14:06
l'ironia che non nasconde e fa male quando deve... bravo! :)

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