E la sinfonia che è scritta nelle stelle
c’era già, anche quando le loro orbite
collidevano in suoni atonali, virtuali
solo in apparenza. Sarà stata la pazienza
o l’effetto del vento cosmico sulle pietre,
sarà stato il lento fruscio delle comete
o il pulsare del cosmo, uguale a quello del cuore,
ma ora che l’abbandono ai sensi è languore
e le parole somigliano al sole nella quiete
dello zenit, il significato è nelle lastre
incise nei cromosomi e quell’essenza
che scorgi limpida è l’amore. Quali
e quante saranno –non sappiamo- le prossime vite,
in questa frazione di noi, avvolta in tulle.
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