Tragedia a vent'anni
Stanchi e avvizziti
Ciondolanti anime
Della noia che procura
Da passati tormenti
Di un'infanzia bruna
Di uno sgretolato presente
Di intonaco su vecchie mura
E del lume serrato
Dalle calate imposte
Cela la futura luna
Così si canta la tragedia
Del mio tempo, delle
Infinite parole senza
Accento, di questo e
Del prossimo demagogo,
Del germogliante sconforto
Della radica sinuosa
Del discorrere di nulla,
Dell'assenza d'essere
Isterica e nuda la
Mente brucia e suda
Sotto vesti costose
Gli ultimi di speranza cenci...
...vuoto...
...Della maschera dipinta,
Ridipinta e dipinta ancora
Nella luce ocra del parcheggio
La pioggia scrosta battendo
I vetri d'auto con gambe
Aperte e lingua che
s'addolcisce nella fregna,
Che la mattina attende in casa
Con caffè in tavola pronto
L'idilliaco frivolo bacio, che
Moglie assapora, note
Amare della notte...
...vuoto...
E i sogni restano sogni.
Stanchi e avvizziti
Ciondolanti anime
Della noia che procura
Da passati tormenti
Di un'infanzia bruna
Di uno sgretolato presente
Di intonaco su vecchie mura
E del lume serrato
Dalle calate imposte
Cela la futura luna
Così si canta la tragedia
Del mio tempo, delle
Infinite parole senza
Accento, di questo e
Del prossimo demagogo,
Del germogliante sconforto
Della radica sinuosa
Del discorrere di nulla,
Dell'assenza d'essere
Isterica e nuda la
Mente brucia e suda
Sotto vesti costose
Gli ultimi di speranza cenci...
...vuoto...
...Della maschera dipinta,
Ridipinta e dipinta ancora
Nella luce ocra del parcheggio
La pioggia scrosta battendo
I vetri d'auto con gambe
Aperte e lingua che
s'addolcisce nella fregna,
Che la mattina attende in casa
Con caffè in tavola pronto
L'idilliaco frivolo bacio, che
Moglie assapora, note
Amare della notte...
...vuoto...
E i sogni restano sogni.
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