Penso a te, con il braccio sulla fronte
nella pace del silenzio, dove ancor mi pare...
di sentire la tua voce, che sussurra il nome mio.
Penso a te, a tutto quello che sei
e a quello che vorresti essere per me,
ma non ci riesci perché sei molto di più.
Penso a te, nel buio di ogni notte,
dove io vacillo e barcollano i pensieri
fin dove non dovrebbero
o non potrebbero esistere in questa solitudine.
Penso a te, che non sei qui e ti vorrei,
per mandarti via per poi ripensarti e volerti accanto.
Poi penso a me,
al mio tormento... che sei sempre tu,
che con la tua immagine, di carne e odore,
tentenni davanti agli occhi,
quasi materializzato per infierire,
traumatizzando il mio presente,
dando scosse al nostro istinto.
Ripenso ancora a te alimentando il desiderio
di ogni mia fantasia che arriva fino a te
lusingando l'ego e l'aria che sfoghi su di me.
E poi non penso più... mi perdo in questa via
dominata dal cuore impavido... ed io, temeraria,
m'impossesso dell'atmosfera, di te...delle tue labbra
e di tutto ciò che m'appartiene, tu.
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