Un sospiro ansima in una folla d'emozione...
si muovono le cose, mi girano intorno
come oggetti volanti, frammenti di vita.
Non si muove il vento a portar via
le schegge di un calice da barattare
come uno scrigno che non si apre più.
E resta immobile la china sul foglio fermo
che in un solo scatto svanisce nel vuoto,
dove qualcuno, una volta, è apparso scalzo,
scatenando burrasche silenziose
ai margini di precipizi dove non ci si rialza.
Questo è il tormento di un poeta solitario.
Un tornado sconfitto durante il trapasso,
causa di un chiasso incancellabile
che fa rumore in mezzo a due o tre parole
buttate giù a strapiombo tra le malinconie,
e miriadi di lacrime mai asciugate in tempo
e che ancora una volta scrive tra le ferite.
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