Un viaggio inaspettato
Macchie di colore
Ovunque
Il mio cuore in tumulto
Ricordi
Profumi
Su lunghi panni stesi
La fioca luce del sole
Il riverbero
Dei miei pensieri gode
Rimane una strada
Dissestata
Parole infrante
Un corvo gracchia
La sua follia
A un passante
Misericordia
Per un occhio solo
Che affonda lentamente
I propri sogni nel catrame.

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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Bisognerebbe riporre
Più fiducia in sé stessi
Piuttosto che andare a cercare
Una ragione smarrita da altri
A volte basta poco
Un sorriso
Una menzogna
In fondo che importa
Quando si ha voglia di amare
Tutto può andare
Altre volte
Invece
Sembra proprio di trovarsi
Di fronte a un altro universo
Così distante
Così diverso
Che nessuno ha il coraggio
Di dirti
Che tutto rimarrà così
Anche quando tu non ci sarai più
E se ti dicessi che
Ciò che voglio davvero
È rimanere a casa
Ad attendere il tuo ritorno
E fare l'amore ogni giorno
Addormentarmi tra le tue braccia
E poi svegliarmi
Ricominciare daccapo
Come se ogni sogno fosse un nuovo inizio
Anche se ormai ti conosco...
Diresti sicuramente che sono uno sciocco
E chissà
Forse hai ragione
Ma questa piccola mia
È pura riflessione
Come dice qualcuno
Non la poesia
Di un uomo
Che ha trascorso da anni ormai
La sua lunga stagione
Conquistandosi la fiducia di molti
Ma non quella del cuore
Perché da qualche parte
Lo sento ancora urlare.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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E sono ancora qui a parlare di cieli,
che sopra di me azzurrano, 
che quando s'intingono d'arancione
sono languidi e recano nostalgie.
Non smetterò di imbevermi,
di questo spazio che mi allarga
il petto e reclama respiro.
Sono ricordo che torna e si ferma
sui rami, a bucare la via.
Parti di cielo in me, che bisbigliano
sommessi e invocano l'orecchio
che non ascolta.
Parti di azzurro che avvolge e mi
porta lontano dove non chiedo,
perché, ho già quello di cui ho bisogno.

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Profilo Autore: Marinella Brandinali  

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Perdonami
per i momenti gioiosi
che non ho saputo dare.
Non ho colto
il disagio delle tue parole;
incomplete e sibilline.
Volto indecifrabile
dalle caratteristiche
di una sfinge.
Mi hai confuso
e deviato per altre strade.
Riporterò indietro
le lancette del tempo.
Brucerei le mie mani,
a prova di fedeltà eterna.
Ma ho esaurito
il serbatoio delle lacrime.
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Profilo Autore: Fedel Franco Quasimodo  

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Parlate Parlate Sempre
Non fidatevi del vostro
E altrui silenzio
Nel cuore c'è bisogno di rumore
Di un casino assurdo
Di far saltare le fondamenta
Dell'indifferenza
Sognate a occhi aperti
Guardando il cielo come un orizzonte
Per ricostruire le radici di un sentimento
Vivete d'improvvisazione
Nessun monologo
Ma scambi d'espressione
Fate echeggiare sinfonie d'amore
La musica di un altro tempo
Fuori dagli schemi
Sorridendo mentre fate
Quello che vi riesce meglio
Quando appoggiate le vostre labbra
Sopra una giusta causa.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Hanno avuto la meraviglia

a distinguerle

La beltà, al vederle

La felicità' a tratti parsimoniosa, da godere completamente

Unione di appagamento e stupore

Le cose fantastiche finiscono

Nessun divino miracolo

Lasciano solo memorie, fotografate, scritte, segnate, vissute

Nessun ripensamento

Le cose fantastiche spariscono

Nel tempo si perdono

Esaurendo i loro effluvi.

Le cose fantastiche poi, feriscono tanto quanto hanno dato

Si ammala daccapo, quanto han guarito.

Inermi restiamo straniti

davanti a questo scempio inarrestabile.

Traboccano in noi supposizioni perplesse

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Profilo Autore: Valerio Foglia*   Sostenitore del Club Poetico dal 28-02-2024

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Vorrei più colletti bianchi
da abbinare ai miei maglioni
sporchi di desideri impossibili.

Una notte di passione
val bene
una macchia di sugo. 
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Profilo Autore: Alessandro Tcholi  

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Lo sguardo perso verso l'universo

Siamo preistorici animali

alla ricerca di ciò che non vediamo

e nell' immenso buio ci perdiamo.

Cerchiamo buchi neri ingordi di altri mondi 

e non guardiamo indietro 

ch'è il nostro un buco nero, 

distrutto e distruttivo .

Un mondo in avaria 

di una umanità fallita,

un mondo malato

e ormai morente. 

Assassinato e divorato,

da fameliche fauci azzannato,

prive, da sempre ,

del benché minimo

rispetto della vita.

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Profilo Autore: Marina Lolli  

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Guardando quella foto
di un giorno lontano,
ingiallita dal passare dei giorni 
come la spiga in una campo di grano.


Quell'effigie di un tempo volato,
come un baleno
nel cielo scoppiato.


Di momenti sereni,
al qual pensiero viene un sussulto,
per la malinconia, un doloroso singulto.


Come si era giovani e freschi,
in una posa scultorea,
ancor la speranza
gridava stentorea.


Ma di quei momenti poco rimane,
né tantomeno la speme
consumata dalle continue grane.


Di quella bellezza solo la traccia,
e un'immagine impressa
su un pezzo di carta straccia.


Ma nel cuore la gioia
dei fasti vissuti,
tiene lontana la noia
dei tormenti accaduti.  
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Profilo Autore: Antonio  

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Perché, uomo di mare, volgi vela
E ruoti il timone affaticato a vuote sabbie?
Non ti ha il torrido rottame, la tua nave
Già mostrato quanto s'abbia poco da sperare
Nella sosta e nella quiete?
E quanto avere il piede saldo sul fondale
Non ne mostri sempre invece molle greto
Che ti fa affondare?
E il mare da che piatto
Non si agita repentino in tempeste?

Su questo limo litorale stasi non avete
O marinai, e neppure movimento
Vi consentono le fondamenta inquiete
O il nero vento che sale dalle acque
Qui restan nelle fosse le navi dei valenti

Se dunque né pace né tempesta è diseguale
E all'acqua non c'è cosa a cui ancorarsi
Presto ripartite a veleggiare
Non v'è illusione nell'infinito agitarsi del mare
E ha più valor entrandovi disfarsi
Che inabissare 
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Profilo Autore: Ealain  

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Endecasillabi in rima alternata


Sempre canta quest’attempato varco    
l’aspra melodia de la solitudine              
e, abissato nel grigior del sospiro,
mi vien il dì venuto, e l’inquietudine
pel dì che verrà m’opprime il respiro.
E come volgo lo sguardo di sotto,
vedo este vie, esti tetti e ‘sti populi
che da dove vien l’opima stagione
dismenticano. E lì, graffianti scrupuli
di coscienza fan dormir la ragione,
inquieti lenzi fan ballare il cuore
che un poco si sperde nel naufragar
in ‘sto conosciuto mar, e l’amore
perduto cercando di ripescar.
Ignoto vo non lasciar il mio petto!

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Profilo Autore: Plumbè  

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E se un giorno 

fossi tu a non piacere?

Se un giorno all'improvviso

qualcuno decidesse 

che i tuoi occhi e quelli come i tuoi fossero sbagliati? 

Se ti scacciassero di casa o dal tuo paese 

perché i tuoi capelli troppo neri o troppo biondi non fossero graditi? 

Cosa faresti tu,se all'improvviso

da un momento all'altro

qualcuno ti vietasse di vivere 

lì, dove libero fino a ieri 

hai vissuto? 

Cosa diresti tu, se nessuno 

ti affittasse casa,o ti desse un lavoro,

perché non gli piace il tuo odore,o il tuo dialetto così paesano,e quelle mani ...?

Così lunghe o troppo scarne 

e che ne so forse solo perché per i suoi canoni sei brutto.

Grideresti? Ti batteresti? 

Dì, tu cosa faresti?

Se un giorno all'improvviso 

 qualcuno così dal niente decidesse che tu,
e quelli come te,
al mondo niente piu contasse ?

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Profilo Autore: Marina Lolli  

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Il mondo intero non è una breve scena
il sorriso, il pianto,
la gioia e il dolore.
Sono presenti in ogni parte
con le loro alte penombre.
I bagliori della della ragione
quelli della fantasia
mostrano l’inquieta via.

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Profilo Autore: Francesco  

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Ormai è quasi Natale... - IlMioGiornale.org

Vorrei che voi vi dimenticaste

almeno per un giorno

che c'è qualcosa di molto più importante

potrebbe far riflettere e dar speranza

Natale esiste ancora

e non è una cartolina

che dopo un po' ti stanca e la butti via.

Vorrei che voi capiste

che almeno i bimbi non devono piangere

dentro le rovine di noi grandi.

Un Natale per non dimenticare

una carezza che può far sognare

una vita che nasce per amare.

Vorrei che tutto questo si avverasse

un Natale senza campi di inutili battaglie

tanti bimbi che sorridono per strada

è il più bel regalo che si possa dare

la pace dentro un immensità di cuori

ed urlare ad alta voce senza aver paura.

Questo si che è Natale!

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Profilo Autore: RAFFAELLO CONCA  

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(Domitilla e Cornelia )


"Tilla, come si affronta un brutto periodo?"
" Con la consolazione che dopo la tempesta torna sempre il sereno."
"E se dovesse piovere per sempre?"
" Lia, un ombrello e due pensieri positivi contribuiranno al ripristino della concentrazione e vedrai che un piccolo raggio di sole fenderà le nuvole scure":
 "E se anche il sonno fosse poco tranquillo ?"
 " Vorrà dire che conterai le pecorelle !"
" Tillaaaaaa?" 
"Ma Lia, devi essere pronta a farti andar bene tutte le ipotesi "
" questo non renderà il tutto meno faticoso Tilla"
" passami il cuscino Lia, rimandiamo a domani ogni preoccupazione ."
" Stò già sbadigliando , notte." 

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Profilo Autore: Caterina Morabito*   Socia sostenitrice del Club Poetico dal 14-03-2014

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