Un viaggio inaspettato
Macchie di colore
Ovunque
Il mio cuore in tumulto
Ricordi
Profumi
Su lunghi panni stesi
La fioca luce del sole
Il riverbero
Dei miei pensieri gode
Rimane una strada
Dissestata
Parole infrante
Un corvo gracchia
La sua follia
A un passante
Misericordia
Per un occhio solo
Che affonda lentamente
I propri sogni nel catrame.
Più fiducia in sé stessi
Piuttosto che andare a cercare
Una ragione smarrita da altri
A volte basta poco
Un sorriso
Una menzogna
In fondo che importa
Quando si ha voglia di amare
Tutto può andare
Altre volte
Invece
Sembra proprio di trovarsi
Di fronte a un altro universo
Così distante
Così diverso
Che nessuno ha il coraggio
Di dirti
Che tutto rimarrà così
Anche quando tu non ci sarai più
E se ti dicessi che
Ciò che voglio davvero
È rimanere a casa
Ad attendere il tuo ritorno
E fare l'amore ogni giorno
Addormentarmi tra le tue braccia
E poi svegliarmi
Ricominciare daccapo
Come se ogni sogno fosse un nuovo inizio
Anche se ormai ti conosco...
Diresti sicuramente che sono uno sciocco
E chissà
Forse hai ragione
Ma questa piccola mia
È pura riflessione
Come dice qualcuno
Non la poesia
Di un uomo
Che ha trascorso da anni ormai
La sua lunga stagione
Conquistandosi la fiducia di molti
Ma non quella del cuore
Perché da qualche parte
Lo sento ancora urlare.
per i momenti gioiosi
che non ho saputo dare.
Non ho colto
il disagio delle tue parole;
incomplete e sibilline.
Volto indecifrabile
dalle caratteristiche
di una sfinge.
Mi hai confuso
e deviato per altre strade.
Riporterò indietro
le lancette del tempo.
Brucerei le mie mani,
a prova di fedeltà eterna.
Ma ho esaurito
il serbatoio delle lacrime.
Non fidatevi del vostro
E altrui silenzio
Nel cuore c'è bisogno di rumore
Di un casino assurdo
Di far saltare le fondamenta
Dell'indifferenza
Sognate a occhi aperti
Guardando il cielo come un orizzonte
Per ricostruire le radici di un sentimento
Vivete d'improvvisazione
Nessun monologo
Ma scambi d'espressione
Fate echeggiare sinfonie d'amore
La musica di un altro tempo
Fuori dagli schemi
Sorridendo mentre fate
Quello che vi riesce meglio
Quando appoggiate le vostre labbra
Sopra una giusta causa.
Hanno avuto la meraviglia
a distinguerle
La beltà, al vederle
La felicità' a tratti parsimoniosa, da godere completamente
Unione di appagamento e stupore
Le cose fantastiche finiscono
Nessun divino miracolo
Lasciano solo memorie, fotografate, scritte, segnate, vissute
Nessun ripensamento
Le cose fantastiche spariscono
Nel tempo si perdono
Esaurendo i loro effluvi.
Le cose fantastiche poi, feriscono tanto quanto hanno dato
Si ammala daccapo, quanto han guarito.
Inermi restiamo straniti
davanti a questo scempio inarrestabile.
Traboccano in noi supposizioni perplesse
Lo sguardo perso verso l'universo
Siamo preistorici animali
alla ricerca di ciò che non vediamo
e nell' immenso buio ci perdiamo.
Cerchiamo buchi neri ingordi di altri mondi
e non guardiamo indietro
ch'è il nostro un buco nero,
distrutto e distruttivo .
Un mondo in avaria
di una umanità fallita,
un mondo malato
e ormai morente.
Assassinato e divorato,
da fameliche fauci azzannato,
prive, da sempre ,
del benché minimo
rispetto della vita.
Sempre canta quest’attempato varco
l’aspra melodia de la solitudine
e, abissato nel grigior del sospiro,
mi vien il dì venuto, e l’inquietudine
pel dì che verrà m’opprime il respiro.
E come volgo lo sguardo di sotto,
vedo este vie, esti tetti e ‘sti populi
che da dove vien l’opima stagione
dismenticano. E lì, graffianti scrupuli
di coscienza fan dormir la ragione,
inquieti lenzi fan ballare il cuore
che un poco si sperde nel naufragar
in ‘sto conosciuto mar, e l’amore
perduto cercando di ripescar.
Ignoto vo non lasciar il mio petto!
E se un giorno
fossi tu a non piacere?
Se un giorno all'improvviso
qualcuno decidesse
che i tuoi occhi e quelli come i tuoi fossero sbagliati?
Se ti scacciassero di casa o dal tuo paese
perché i tuoi capelli troppo neri o troppo biondi non fossero graditi?
Cosa faresti tu,se all'improvviso
da un momento all'altro
qualcuno ti vietasse di vivere
lì, dove libero fino a ieri
hai vissuto?
Cosa diresti tu, se nessuno
ti affittasse casa,o ti desse un lavoro,
perché non gli piace il tuo odore,o il tuo dialetto così paesano,e quelle mani ...?
Così lunghe o troppo scarne
e che ne so forse solo perché per i suoi canoni sei brutto.
Grideresti? Ti batteresti?
Dì, tu cosa faresti?
Se un giorno all'improvviso
qualcuno così dal niente decidesse che tu,
e quelli come te,
al mondo niente piu contasse ?
Vorrei che voi vi dimenticaste
almeno per un giorno
che c'è qualcosa di molto più importante
potrebbe far riflettere e dar speranza
Natale esiste ancora
e non è una cartolina
che dopo un po' ti stanca e la butti via.
Vorrei che voi capiste
che almeno i bimbi non devono piangere
dentro le rovine di noi grandi.
Un Natale per non dimenticare
una carezza che può far sognare
una vita che nasce per amare.
Vorrei che tutto questo si avverasse
un Natale senza campi di inutili battaglie
tanti bimbi che sorridono per strada
è il più bel regalo che si possa dare
la pace dentro un immensità di cuori
ed urlare ad alta voce senza aver paura.
Questo si che è Natale!
(Domitilla e Cornelia )
"Tilla, come si affronta un brutto periodo?"
" Con la consolazione che dopo la tempesta torna sempre il sereno."
"E se dovesse piovere per sempre?"
" Lia, un ombrello e due pensieri positivi contribuiranno al ripristino della concentrazione e vedrai che un piccolo raggio di sole fenderà le nuvole scure":
"E se anche il sonno fosse poco tranquillo ?"
" Vorrà dire che conterai le pecorelle !"
" Tillaaaaaa?"
"Ma Lia, devi essere pronta a farti andar bene tutte le ipotesi "
" questo non renderà il tutto meno faticoso Tilla"
" passami il cuscino Lia, rimandiamo a domani ogni preoccupazione ."
" Stò già sbadigliando , notte."