Non era estate
né inverno
o primavera
nemmeno, potrei dire,
fosse autunno.
Un punto fissato
in un tempo fuori
da ogni tempo.
Stavano lì,
mani nelle mani
labbra socchiuse
nell'intreccio di sorrisi.
Intorno a loro, la campagna
colma d'indistinti fiori.
Poi, improvviso, un boato
un frantumarsi di cristalli
nella pioggia di colori.
Caddero leggeri
come foglie senza storia.
Erano mai stati vivi?
Nessun parente lì ha perduti
tranne, forse, gli occhi di un poeta.
Commenti
che si infrangono su quel luogo ..
e la tua sensibilità che non lascia indifferenti.
E' un piacere per me ritrovarti Ibla
Un saluto in amicizia
Carla