Ti bramo ancora nell'illusione
di un corpo profanato e
un'anima senza scudi.
Ti cerco nei vecchi oblii
di pensieri privi di parole,
che fanno bene ai sensi.
Ti rivedo in quelle lacrime,
che bagnavano un tramonto,
che si tuffava in un fiume
affollato e ancora inagibile.
Ti rifiuto col mio cuore,
allontanandoti dai brividi
che lo scorticano a sangue.
E poi ti penso... ti penso
fino a farti ritornare a vagare
nella memoria, a cui piace
giocare coi ricordi infami.
Commenti
Ciao Vincenzo, siamo amici su fb, giusto?