Vien slegando nella mente il mostro
con appeso il mio cuore a capestro;
e' quell'attimo d'orrore dove sviene
sul foglio ironico, il verso
come appare, quand'e' maldestro.
Vien toccando il pensiero
come il mare, in un bacio sottoterra.
"Non si può vivere senza sognare"
mi sussurra, ne son sicuro.
Serve solo a farlo soffocare
l'angelo, che colora l'arte
con il suo unico occhio di raso
piegando l'ala del tempo
senza perdere di vista il caso.
Il cuore risvegliatosi sul viso
bagna gli occhi all'improvviso
con parole cresciute sotto serra.
Affama l'anima chi, disarmato
di spirito nel buio soffoca
il pudore, orfano d'amore.
Invasioni di campo,
uccidono l'incanto.
Questo e' un mondo segreto,
il mio soltanto.
In punta di piedi
a uno scrigno pian m'accosto,
la mia Itaca con scogli bianchi
e mare dai riflessi color bosco.
In lei, rido e piango,
rintanata tra fragili fogli
simil giunchi
rifugi stanchi
con uno sparo al cuore.
Morto, oh mio Signore!