Alla mia dark lady è mancato il coraggio
di fare una sveltina, “ ho bisogno di tempo
per prepararmi, non ho il vestito giusto”
e io che pensavo che per fare l’amore
non occorressero abiti firmati da Valentino.
Ora è inverno e sta fumando il camino
c’è la stufa a legna che evapora l’odore
dei pini, questo tratto del cuore è angusto
servirà il bisturi per trasformarlo in un campo
di margherite o in un colore di maggio.
Nel tempo delle delusioni anche un istante
è in 3d, almeno non rincorro rimorsi
e poi non ho bisogno di perdonarmi
ho fatto il possibile per restare immobile
quando tutto era un vortice attorno
alle mie insicurezze. Se ci torno
se ci penso ancora è perché lo stabile
è stato evacuato e gli ultimi amici
hanno salutato la luna dai fossi
inclinati della desolazione. Il rosso è perdente.
Lo spiraglio è con vista sul mare di novembre
è una fessura da cui sale lenta la nebbia
ed evapora l’acqua stagnante. Il passante
distratto calza scarpe diverse, la moglie
è in compagnia dell’amante e il cellulare
non ha campo. Verrà il tempo delle zanzare
e dei ragni giganti, ora c’è chi raccoglie
starnuti tra le mura della città assente
gli angeli sono trattenuti in gabbia
da agenti in borghese, sono dense le ombre.
Commenti
Spero proprio TANTO di sbagliarmi, Francesco. O meglio, NO, spero, per amicizia, di NON sbagliarmi, e che cambi il vento attorno a te...soprattutt o IN TE.
Vera...Senza faccine, con un sorriso vero, di amicizia vera...