e illuminare la strada, la tua.
Due soldi di vita, la mia
per ascoltare le tue pene.
E se vuoi, due occhi ti presterò
perché da questa parte
la vita tu veda.
Due dita appena di mare
per la tua solitudine,
per posarla tra le onde chete,
tra due gocce di schiuma
e lasciarla andare.
Solo due mani, per una carezza,
due braccia dove nascondere
qualche lacrima.
Solo due, come noi.
Null’altro ho da donarti
ma se vuoi, ecco prendi...
Ricordi la bianca adolescenza
ora che hai provato tutto
la semplicità ormai persa
adesso che ti sei distrutto
ti mordi le mani
per errori del tuo passato
ti prometti che domani
sarai ben vestito e cambiato.
Maledetta
la tua fragilità
ti ha mangiato mezza vita
Maledetta
la tua libertà
che hai mal gestito in salita .
Basta ramaricarsi amico mio
hai l'occasione per non morire
basta odiarsi imprecando Dio
questa volta non puoi fallire .
molto prima che amiche.
Qualche
collega di lavoro.
Una compagnia
nata fra aperitivi, cinema e pizze.
Tutte pronte
ad organizzare le uscite.
Fra risate e battute
è nato questo gruppo.
Ragazze, mamme, amiche
stiamo bene insieme.
Ci divertiamo
con poco.
A cinquant’anni si torna indietro
a godere delle piccole cose.
Che prima non si aveva il tempo
o le persone giuste...adatte.
Una serata,
una pizza.
Per farci vedere la vita di tutti i giorni
con più fantasia.
A cinquant’anni
si ricomincia a vivere.
A respirare
dalle piccole cose.

Poesia scritta
da Silvana Montarello e Caterina Morabito
in nome dell'amicizia
nata tra versi ed emozioni.
Nacque cosi
come un fiore in inverno,
un germoglio di pesco
la nostra amicizia.
Tra ciuffi di nuvole e
sprazzi di luci,
importante,
intrecciata di versi ed emozioni,
tra distanze fragili
intrise di vita e un leggero vento di poesia.
E' arrivato il giorno
davanti a me
il tuo viso di donna
pieno di ombre
eppure cosi' vivo.
Avrei voluto che il calore
sciogliese il gelo
del tuo cuore,
stringerti
e non farti sentire piu'sola.
Il tuo essere donna
quella gioia nascosta
sempre pronta a rivivere.
Le tue ombre
amica mia
sono una sconfitta,
per chi come me
impotente
ti guarda
e vede il tuo viso
appassire senza carezze, amore...
Come il tuo dolce cuore merita
e che questa ingrata vita ti priva.
Sei il germe della vita
dolce tenero fiore
di un'amica.
tra te e me,
tra me e te
che getti le reti?
Tra te e me
che raccolgo i tuoi sguardi
caduti nell'oblio?
Cosa ci fanno le parole
tra un silenzio e l'altro,
i silenzi tra un oblio e l'altro?
gli oblii tra un buio e l'altro,
il buio assoluto
tra i tuoi occhi e i miei?
Che ci fa questa vita
tra due sogni infiniti,
i miei sogni di bambino
tra le crepe di vecchie mura,
questo tenero sole
tra passioni di indifferenza
e caos primordiale?
Che ci faccio qua
tra te e me?
nei baccelli di quell'orto
coltivato a dovere
di calore e giovani germogli
di frutti del ritorno in quantità immense
nei fazzoletti verdi
umidi nelle notti
arsi nei giorni
pettinati ed accarezzati
di profumi altalenanti cosparsi
cruccio del giardiniere
nomade e rugoso, che si sentiva proprietario
felice della loro ebbrezza
Lo sorprese un giorno
il sonno del mezzadro
con un fiore in bocca
ed il suo cappello di paglia
a coprir gli occhi
Non attese nuovi baccelli
non sentì altro calore
affondò nella terra, smossa da poco
che per molto aveva sovrastato.
come un fulmine non di temporale,
ma lanciato dalla mano di Dio
Doveva essere così
era scritto nel cielo, hai squarciato l'universo
illuminando i nostri cuori
portando calore ed allegria
Tu con la tua esuberanza,
la tua risata che è musica
arriva dentro ed accarezza l'anima
Tu, e la tua generosità soprannaturale
seguendo l'esempio di Cristo
ti porti agli altri con discrezione
non facendo sapere
“alla mano destra, ciò che fa la sinistra”
Tu con il tuo sguardo birichino,
che nasconde la stessa sofferenza
che provo io, con un solo sguardo
noi parliamo amica mia ….
Soffri anche tu per il tuo amore
abitato dalla “Maledetta”
tiri da un pozzo magico forza, e tanto amore
come è bello essere stretta dal tuo abbraccio,
sentire la tua mano stringere la mia,
una linfa magica ci attraversa
donandoci serenità
Fortunato colui che come moglie
ti ha preso, e il frutto del tuo ventre
che mamma meravigliosa hanno scelto ….
Grazie mia dolce amica
il bene che ti voglio durerà sempre
è una corda forte a tre capi
io, te e Dio ...
*********************************************************************************************************
Alla mia carissima e dolce amica Cinzia
Adesso non è permesso, come vedersi
L'abitudine a questo, non è ancora amica
Nei fiati sprecati intorno
si sente di peccati da scontare o già perdonati
Sofferenze che devono transitare, in questo luogo traditore
La fine che verrà, malgrado l'impegno e gli sforzi
di chi lascia segni o di chi ha lasciato solchi
non è una soluzione
ma la peggior punizione per aver tentato
di sopportare garbatamente, senza infastidire
Le speranze prima o poi muoiono
ed il destino furfante ed ingordo
se la ride
Crudele e rapace
Con immutata storia
Senza distinzioni
Capire non è comprendere
Comprendere sta solo alla fine
Fine, come termine d'inizio
I quesiti esplodono
Sono esausto nelle parole
Tradito giorno dopo giorno
Un freno, limita lo scrivere
Adesso mi fa male
Mi sento una pietra
Il mio cuore lo è
Adesso non sono lì
Lì, non vorrei ci fossi tu.
Gli amici sono come aquiloni,
i cui fili sono stretti nelle nostre mani.
Il vento è la felicità,
che un giorno strappa le funi
e li trascina chissà dove,
forse contro il loro volere.
Perché la felicità è una bufera
che sconvolge ogni incanto,
luce troppo accecante per chi ama.
Che settembre ideale
per vederti fuggire all'indietro.
Cara amica mia
non te ne andare via di già
La partita non è finita e lo sai
anche se sai pure l'amara verità
Cara amica mia
si dice sempre che tanto uno dei due
ci caschi sempre per bene
come adesso le difese mie
Cara amica mia
le tue confidenze sono sempre piacere e agonia
Girare insieme per il centro
ed entrare nei negozi d'abbigliamento
Entrarti dentro e poterti ascoltare
sai per me sta diventando un mestiere
e serve a poco quando urli contro il sistema
se poi siamo noi l'unico vero problema
Cara amica mia
da quanto tempo ci conosciamo
A volte sembra davvero un'eternità
a volte siamo stati chi siamo
a volte non so nemmeno che senso ha
Cara amica mia
dimmi che non te ne andrai
sarà stata una cotta di poche ore e via
e non avrebbe senso dirtelo ormai perché
mi basti come amica pur di tenerti con me
Cara amica mia
finché vita non ci separi
se vivere lontani significa giorni migliori
Di sbagli ne facciamo e sono solo uno dei tanti
che ha custodito il segreto di tutti gli amanti
preoccupazione
pensieri che si sovrappongono.
Un momento critico
molte persone a te care
sono con te.
Anche se lontani
gli amici come me
ti vogliono bene, ti pensano.
Manchi tanto
a tutti noi
la tua assenza pesa.
Tu che pensi sempre a tutti
adesso noi
pensiamo a te.
Ti aspettiamo fra noi
come e più di prima
non sei solo.
TANTI AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE, TI ASPETTIAMO TUTTI CON ANSIA, SEI IL NOSTRO AMICO CARISSIMO, QUESTA FAMIGLIA LAI CREATA TU, QUA E' IL TUO POSTO CON NOI, GRAZIE DI TUTTO A PRESTO, UN ABBRACCIO IMMENSO, CIAO ENZO.
E’ il primo a guidarci ma il primo a perdersi;
classico amico: a casa nostra per i porno e le carte.
Nessuno seppe dello sfaglio familiare
o delle sue grandi riprese sotto il lago.
Gira ben vestito con gli amici il sabato sera
pensando di realizzare una vita che nemmeno conosce
e bacia quella mora un po’ per piacere, un po’ per vanto;
perché ascolti sempre il coro?
Quel coro consenziente di amici
che canta il tuo spartito, ma lui
fa sempre di testa loro e così
ne nasce fuori un canto isolato.
Danza con le sue babbucce per il Fillungo
felice e forse stronzo, per poi ronzare come un’ape
e la faccia da calabrone su quell’Aprilia scassato.
Una branco di cani che abbaia ma non morde,
oche in fila indiana che starnazzano senza ali
e che non ci sanno fare con le solite matasse!
Vestiti bene e sguazza nel profumo,
firma senza guardare, dissetati con l’alcool blu,
di’ come sempre che la tradirai per farci contenti.
Ma tanto non cambi; impari solo a sorprenderti.