Ausilio è per me la solitudine.
Ha un suono che attrae,
come un canto soave e perverso di sirena.
Rifugio è per me la solitudine.
Mi offre un nido
da cui odo dolci melodie di usignoli.
Dolce è per me la solitudine.
Riposo fra le sue ali
che mi avvolgono
sofficemente.
Ho rubato i minuti
per ascoltare
in silenzio la tua voce!
Ti ho donato le mie parole,
i miei momenti,
la mia felicità
solo per te!
E solo per te adesso
scrivo e vorrei
che il tuo cuore
battesse per me!
Le nostre lacrime andarono via col vento
Il giardino in cui sugli alberi incidemmo i cuori ancora c'è
Ahimè, il vecchio giardiniere che non c'è
La nostra carovana d'amore spari' nell' orizzonte di dolore
Ma i racconti del carovaniere sono ancora nel mio cuore
All' ombra di queste fronde
il mio corpo indomito riposa,
rincorrendo con la mente
le incalzanti lancette
di un tempo
senza pareti, sprecato.
Invisibile nel tuo sogno,
nel tuo cuore assente,
intingo la penna
delle frontiere perdute
senza pretesa.
La tua voce non la conosco.
Non rammento le tue mani così dure e decise.
E i tuoi occhi sono neri.
Io lì,
come marmo,
ti osservo e
inorridisco.
Non capisco. Odo parole confuse.
Ma ecco il mio volto sul vetro gelido e offuscato.
Un inopinato sapore di sangue
attraversa le labbra,
e una lancia trafigge la mia testa.
Incombe una pioggia di lacrime
incredule e rassegnate.
E' un silenzio che
toglie il respiro,
soffocando
ogni entusiasmo!
E' il tuo silenzio
che sento nell'aria
che pesa al mio animo
e rattrista il mio cuore!
Elettricità lungo la strada (rumore)
Cerco la libertà persino all’interno di questo foglio
Come facevano i vecchi autori?
Riempiendo pagine con pochi versi…
Le linee o quadretti,dove siete?
Ci abituano nello stare all’interno di essi
a scuola si fa così, sin dalla più tenera età
Ma allora perché gli artisti non sottostanno a quelle
regole?
Regole gioiose che creano ribellione, uniche!
Genio di artista colui che le usa come armi!
Bianco raggio di luna,
che oltrepassi la mia mente,
rimembri in me quei dolci dì
in cui la mia fantasia
volteggiava e vibrava
gioiosa
alla vista di un nulla.
Allontanami dal mondo
delle tenebre,
che incombe
funesto
e permettimi di sollazzare
ancora all'ombra di un sogno, di una fiaba
fatata e stellata,
Cercherò di catturare
l tuoi colori
per scaldare
le anime deboli.
Attenderò di nuovo
un raggio di luce
che illumini
il cammino terreno.
Giglio di bellezza
occhi profondi
di luce immensa
smarrita nell'etere e fiera
di essere donna
ti lasci ammirare
lasciando scia di delicatezza.
Ho creduto di poter spezzare
il profondo e l'infinito
con il mio cuore nudo,
con il mio dolore nudo.
Ho creduto di poter spezzare la vita
per dividerla con te,
sangue al sangue,
cenere alla cenere...
in passato, quante volte avrei voluto
rendere il cuore al vuoto
e il nulla alla vita,
cancellare ogni ricordo,
rendere il vuoto alle spalle,
desertificare il presente,
ridurre i piani del futuro in polvere.
Ho creduto di poter sciogliere i ghiacciai,
di poter dominare il fuoco
con le mie sole mani nude.
Non ce l'ho fatta.
Ho creduto che una stella
fosse scesa per me,
regalandomi
felicità improvvisa!
Ho creduto
alle parole magiche,
ai battiti del cuore,
alla sua dolce poesia
ho creduto!
In una società monetaria, dove l'unico Dio è il denaro,
un "uomo" viene misurato in base al guadagno ed al lavoro.
"Cosa fai nella vita?"
"Nulla."
"Perchè non ti cerchi un buon lavoro?"
"Perchè voglio vivere."
"Sei immaturo."
"Wow."
Nervosamente
le ore scivolano via,
il pensiero va
solo e lontano!
Una voce mi dice
"non sei nulla"
un nodo in gola
mi stringe il respiro!